Vetro o Cristallo: qual è la differenza?

La differenza sostanziale tra vetro e cristallo si può ricercare nella composizione chimica dei due materiali. Il vetro è composto prevalentemente da ossido di silicio, mentre il cristallo in aggiunta all’ossido di silicio presenta anche una percentuale minima del 24% di ossido di piombo.

Il vetro si ottiene portando ad alte temperature l’ossido di silicio in modo da renderlo liquido e poi lasciandolo raffreddare. Le caratteristiche principali di questo materiale sono la trasparenza e la durezza. Essendo un materiale molto versatile e con superficie liscia, se non opportunamente trattato chimicamente, è molto fragile e tende a rompersi facilmente in diversi frammenti taglienti. Per questo motivo negli ambienti lavorativi si tende a preferire il vetro temperato, il quale subisce un procedimento di “tempra”. Attraverso questo procedimento il vetro è reso più resistente ed elastico e ed al momento della rottura si trasforma in piccoli pezzi smussati, così da non ferire le persone con cui viene a contatto.

Inserendo dell’ossido di piombo durante la lavorazione è possibile aumentare la densità e di conseguenza anche l’indice di rifrazione così da creare il cosiddetto cristallo, il quale, infatti, si caratterizza principalmente per la sua lucentezza.

Oltre all’ossido di piombo, le formule di alcuni cristalli possono presentare elementi aggiuntivi. Il cristallo Swarovski® per esempio, oltre all’ossido di silicio e all’ossido di piombo è composto anche da calcare e soda che rendono il materiale resistente al taglio e all’incisione.

Data la grande difficoltà nel distinguere il vetro dal cristallo, per poter tutelare il consumatore, la normativa comunitaria impone l’obbligo di porre un’etichetta sui manufatti in base alla loro composizione, all’indice di rifrazione ed al loro peso specifico.

Molte volte capita di imbattersi in diciture come “cristallino” che traggono in inganno poiché indicano semplicemente che quello specifico oggetto è costituito da vetro con meno del 24% di piombo e quindi non è da considerarsi un vetro cristallo.

Come pulire un piano in vetro o cristallo senza danneggiarlo

Inizialmente è necessario togliere la polvere dalla superficie con un panno elettrostatico in microfibra, perfetto per le superfici più delicate, come vetri, specchi o schermi. Una volta tolta la polvere, si passa alla pulizia del vetro con un panno morbido applicando uno strato di detergente per vetri e praticando movimenti circolari su tutto il piano. In caso di macchie più ostili, bisognerà prima ammorbidirle con dell’acqua calda e cercare di eliminarle poco alla volta strofinando sempre con un panno morbido. Per rendere più brillante il cristallo si potrebbe utilizzare anche dell’acqua tiepida e aceto oppure acqua e alcool denaturato.